Se devi affrontare una separazione, sappi che il momento più complesso è l’accettazione della separazione stessa. Ovvero affrontare il cambiamento.
Ecco le fasi emotive che spesso ritrovo e che fanno parte del cambiamento familiare in atto.
In primo luogo ritroviamo la fase della negazione, dove si nega- in primo luogo a se stessi – che il rapporto sia in crisi. Si cerca di isolare il dolore, di non ascoltarlo, sperando che prima o poi tutto si risolverà. Siamo increduli di fronte all’idea della separazione, della fine di un matrimonio, della fine di un amore. Non lo accettiamo e non vogliamo parlarne, neppure con il nostro partner.
E una volta che riusciamo, con fatica, ad aprire gli occhi (e ad ascoltare la nostra infelicità) troviamo la fase della rabbia.
La rabbia è naturale ma può essere distruttiva. Dobbiamo accoglierla ed affrontarla in modo costruttivo, sapendo che frustrazione e collera sono frequenti, sia nei confronti dell’altro che nei confronti di se stessi.
Vogliamo trovare a tutti i costi un colpevole, non riusciamo a comprendere pienamente le ragioni della rottura e arrivano reazioni impulsive.
Ma non valutiamo negativamente questa fase: apprezziamo il tempo della rabbia per comprendere cosa è accaduto, per dare spazio alle nostre emozioni e per capire cosa vogliamo davvero. Poniamoci una domanda: come possiamo essere nuovamente felici? Cosa desideriamo per noi e per i nostri figli?
La terza fase, quella del senso di colpa, può essere più distruttiva della rabbia.Ci sentiamo colpevoli di aver deciso di separarci oppure di non aver fatto abbastanza per tenere unita la famiglia. Fermiamoci a pensare cosa abbiamo costruito negli anni e di come la coppia è cambiata. Non sempre c’è un colpevole, non sempre c’è una colpa.I rapporti familiari cambiano e accade di non ritrovarsi più all’interno di un rapporto di coppia. E’ importante saper gestire la crisi senza addossare all’altro o a se stessi colpe inesistenti. Prendiamo atto, semplicemente, del cambiamento.
Arriva poi la fase della paura.
Quando ci lasciamo alle spalle il senso di colpa e la rabbia, vediamo la situazione con maggiore lucidità ed è qui che ritroviamo la paura. Ci sentiamo persi e soli. Abbiamo paura di perdere i figli, di non farcela (emotivamente ed economicamente), di non riuscire a sopportare il dolore della separazione, siamo spaventati per il presente e per il futuro.
In questa fase credo sia fondamentale il supporto di un avvocato per poter comprendere a livello legale cosa comporta la separazione e avere ben chiaro l’iter da affrontare.
E’ normale avere paura di una cosa che non conosciamo o che pensiamo – erroneamente – di conoscere attraverso l’esperienza di amici e parenti, perciò dobbiamo farci accompagnare in questa fase da figure professionali (avvocati, mediatori familiari, psicologi, ….) per poter affrontare consapevolmente la separazione. Chiedere un aiuto può essere difficile, abbiamo paura di essere giudicati, di non essere compresi ma dobbiamo imparare a camminare insieme e a scegliere con cura chi può aiutarci nel nostro percorso.
Dopo aver accettato la separazione e aver compreso le conseguenze del cambiamento che ci aspetta, arriva il senso di perdita ovvero la fase del lutto. E’ una fase dolorosa perché connessa alle nostre aspettative disattese. Delusione, frustrazione, insofferenza, amarezza, sono tutte figlie delle aspettative e della loro mancata realizzazione che possono condizionare la separazione.
Abbandoniamo la pretesa di controllare gli eventi e impariamo che il cambiamento è una costante nella nostra vita. Accogliamo i nuovi eventi, riconosciamo il dolore e diamogli il giusto spazio.
E infine arriviamo alla fase della re-invenzione dove siamo chiamati ad occuparci di noi stessi e del nostro futuro. Guardiamo cosa è accaduto, impariamo dai nostri errori e ritroviamo un nuovo equilibrio.
Ognuno affronterà queste fasi con tempistiche e modalità diverse perciò rispettiamo i nostri tempi ed ascoltiamoci.
Superate queste fasi e dopo aver affrontato le nostre emozioni, possiamo finalmente concentrarci sulla nostra rinascita emotiva.